martedì 29 novembre 2016

I MEDIA E GLI ATTENTATI TERRORISTICI ISLAMICI: "Copri, Minimizza, Rovescia, Possibilizza"

I media hanno riportato un nuovo grave fatto di cronaca negli Stati Uniti, questa volta per fortuna senza conseguenze letali per nessuna delle 11 persone colpite.
Giornali e notiziari tv parlano di “possibile matrice terroristica”. Naturalmente la politically correctness avallata in 8 tragici anni dal primo presidente musulmano degli Stati Uniti impedisce di aggiungere alla parola “terrorismo” la qualificazione di “islamico”, ma a questo siamo ormai abituati. Come siamo abituati al fatto che per un aggettivo necessario che si omette, se ne aggiunga uno superfluo: “possibile”. Possibile? Dunque, vediamo gli elementi di cui disponiamo.

a) l'IDENTITA' dell'attentatore: l'attentatore, poi abbattuto dalla polizia, si chiamava Abdul Ali Artan, ed è di origine somala. Qual è la religione in Somalia? Praticamente tutta la popolazione somala è musulmana. Andiamo avanti.

b) Il MOVENTE. Si riporta che possible movente/pretesto per l'attentato sia il fatto che l'aspirante stragista non si sentisse al sicuro come praticante islamico in terra statunitense. In un intervista al giornale dell'Ohio State University, luogo dell'accaduto, Artan aveva riferito che nell'università dove era stato prima, la Columbus, “avevamo sale di preghiera, tipo vere stanze dove noi musulmani potevamo andare a pregare, perché noi dobbiamo pregare cinque volte al giorno. […] Questo posto [l'OSU] è enorme, e non so nemmeno dove andare a pregare. Se la gente mi guarda, un musulmano che prega, non so cosa penseranno, cosa potrà succedere. … Ma l'ho fatto. … Sono andato nell'angolo e ho pregato.”
  1. il MODUS OPERANDI. L'aspirante carnefice islamico ha operato nel seguente modo: dapprima ha cercato di falciare quante più possibili persone con la sua auto. Poi, sceso dall'auto, ha cercato di completare l'opera accoltellando chi gli stesse davanti.
Mmm... a chi potrà essersi mai ispirato, nel suo modus operandi? Normale che il consumatore medio di informazioni da giornali di sinistra come il New York Times o il Los Angeles Times, o canali come la BBC o la CNN, non abbia avuto deja-vu: dopotutto, quale popolo (per così chiamarlo) è più osannato, vezzeggiato, coccolato, protetto e da una certa informazione mainstream di sinistra? Ma sì, sempre loro: i “palestinesi”. Quel popolo che i media di sinistra, e l'opinione sinistrata che si beve tutto come una capra, vorrebbe far passare da martire dei cattivoni ebrei. E quale miglior modo per mettere la realtà sottosopra (scambiando le vittime per i carnefici e viceversa) che nascondere o minimizzare (quando proprio il fatto nonostante tutto esce allo scoperto) tutto quello che le bestie antisemite che si fanno chiamare “palestinesi” fanno agli Ebrei, e per converso ingigantire a dismisura tutto ciò che lo Stato di Israele fa per sua legittima difesa? Ecco dunque che, guardando sotto il tappeto, si possono per esempio scoprire fatti come questo:


Notata la somiglianza con la mattanza dell'Ohio? Bene: episodi come questi sono la regola in Israele, e lì nessuno certo si mette a chiedersi quale sia la matrice di simili attentati. 

Dunque, ricapitoliamo: un islamico che fa la vittima piagnona (del resto, il "chiagn'e'futt'" l'hanno inventato proprio gli arabi, e trasmesso ai nostri connazionali napoletani nei secoli della dominazione del Sud Italia) e per questo inizia ad ammazzare infedeli con metodi "palestinesi". Avete tutti gli elementi per giudicare. La prossima volta che, di fronte a simili elementi di prova, certi media vigliacchi e venduti agli arabi vi dicono che un fatto di violenza ha una “possibile”, “presunta”, “eventuale”, "forse sì ma anche no" matrice terroristica, siate sicuri che si tratta di terrorismo. E se non vi dicono che il terrorismo è quello islamico, precisamente questo silenzio circa la sua natura è la prova provata che lo è.

(Ah, a proposito di accoltellamenti, cari amici (si fa per dire) della Sinistra, giusto perché voglio farvi sbrodolare dalla goduria, ecco, qui sotto, una piccola selezione di immagini dei vostri compagnucci di merende alle prese con la loro ragione di vita: l'ammazzamento di Ebrei. Non preoccupatevi, l'esclusiva è sempre loro. Buon divertimento.)

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"Palestinesi", "popolo" inventato e cresciuto per uccidere: 1) feccia palestinese brandisce un coltello; 2) un video palestinese su come ammazzare un Ebreo con il coltello (diventato immediatamente virale sui social arabi); 3) Copia di un'immagine distribuita ai bambini palestinesi, in cui si mostrano i punti vitali da colpire per uccidere (la scritta in inglese dice: "Come accoltellare un Ebreo"); 4) immagine di una palestinese mentre tenta di ammazzare un Ebreo Israeliano che l'ha fermata per dei controlli; 5) Immagine di una bambina palestinese con coltello da cucina postata su FB (la scritta in inglese: "Voglio accoltellare un Ebreo"); 6) altra immagine di bambina palestinese (la scritta in inglese dice: "Accoltella! Accoltella! Accoltella!...")











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