sabato 8 ottobre 2016

SINISTRA: CORRUZIONE, ANTISEMITISMO E PORCHETTA

Odio le frasi scritte che iniziano con “io”, ma miei studi di decenni parlano del fatto che io sono un marxista. E quindi in teoria dovrei essere molto più "di sinistra” di quegli utili idioti che, nella loro serafica e antropologica inconsapevolezza, si professano tali e non disdegnano di berciartelo in faccia a ogni occasione.
Con il tempo, però, mi sono accorto che quei piccoli "difettucci" che riscontravo nella Sinistra sin dai miei primi vent'anni - come il viscerale odio per gli Ebrei pateticamente mascherato da "antisionismo" (termine che ricorda un po' il celebre "sarchiapone" di Walter Chiari) - non erano un annesso, ma sostanza; che non erano scorie di giovanilismo rivoluzionario, ma veri elefanti nella stanza; che non erano di una minoranza, ma di tutti (perché l'ideologia unisce tutti come la catena al collo degli schiavi, e a sinistra o si è tutti o non s'è nessuno).

L'"Egualitarismo": la Versione Antidemocratica dell'Uguaglianza

Come dice David Horowitz (“The Black Book of the American Left” - anche video su Youtube), un altro radical leftist che poi si è ravveduto, la Sinistra può permettersi qualsiasi violenza, qualsiasi menzogna, perché ha una visione da perseguire. La visione di “un mondo migliore”, dove regna l'uguaglianza. Solo che la Sinistra preferisce la parola "egualitarismo". Cos'è l'egualitarismo?
Per anni ho voluto credere che con la parola "egualitarismo" la Sinistra intendesse l'uguaglianza di opportunità per tutti: mi sembrava un'interpretazione perfettamente razionale. E, infatti, cosa di più giusto di questo, cioè della vita vista come una maratona olimpica dove tutti partono dalla stessa linea di start, e non c'è chi parte 500 metri più avanti? E quindi: borse di studio per chi non può farsi pagare l'università da papà, “quote rosa”, salario minimo garantito per i lavoratori di fascia bassa, sanità gratuita per i meno abbienti, redditi di cittadinanza per i disoccupati, case gratis per gli immigrati ecc. Mi sono accorto in seguito che l'egualitarismo della Sinistra è, nella pratica, assistenzialismo. E, come è noto, l'assistenzialismo incoraggia il parassitismo dei “diritti acquisiti”, per cui chi riceve senza che gli sia dovuto, poi chiederà sempre di più: così, il nullatenente si lamenterà che la casa a equo canone non ha una bella vista, l'immigrato si lamenterà che il centro raccolta profughi serve sempre lo stesso tipo di pasta, e molti immigrati faranno shopping nei vari Paesi europei alla ricerca del miglior pacchetto di social welfare. Una vita senza lavoro, mantenuti dalle tasse degli autoctoni; tutti diritti e zero doveri: la società del futuro, l'utopia marxista del "paradiso del proletariato", dove il lavoro è abolito.
L'egualitarismo della Sinistra – come versione pervertita, equivocazione fraudolenta e estensione indebita del concetto costituzionale di “uguaglianza” - è anche culto della mediocrità (quasi come reazione al fascistico "culto della personalità"): se siamo tutti uguali per razza, credo, genere ecc., perché non anche per talento? Ecco che così le graduatorie della scuola si determinano in base al criterio puramente quantitativo dell'anzianità; i concorsi universitari si decidono non in base a ciò che un aspirante ricercatore ha da offrire, ma in base alla contiguità e familiarità con la casta professorale; ecc. Ecco allora che l'egualitarismo si fa impulso corruttore della società: se il talento è indifferente perché tutti sono uguali, allora – data anche la natura umana – ciò che resta è il criterio della convenienza personale: si sceglie ciò che conviene, che remunera con soldi e potere. 


La Sinistra: Ineticità e Corruzione ((L'Ideologia della Sinistra Configura una Religione Laica)

Ma c'è di peggio: quando l'egualitarismo è lasciato operare sotto le mentite spoglie dell'uguaglianza, è il nucleo fondamentale della democrazia a corrompersi.
Tanto ho capito: quando si dice “cattocomunismo”, non si intende una versione del comunismo che si è fatta sedurre dalla tradizione cattolica, a partire dal secondo Dopoguerra. No, non si tratta di un fatto storicamente contingente, ma sostanziale: la Sinistra è questa roba qui, è la professione dell'uguaglianza acritica e ottusa che non distingue il giorno dalla notte, proprio come accade per l'idea di uomo che il cattolicesimo ci ha tramandato. Una nozione di uguaglianza che, nell'ideologia egualitaristica, soppianta l'idea giuridica - costituzionale - dell'uguaglianza. Ogni distinzione evapora nell'unica distinzione ufficialmente riconosciuta, che è una distinzione ideologica e quindi inerentemente conflittuale: quella tra il “debole” (o ciò che la Sinistra identifica come tale) e il “potente”, tra il “noi” e il “loro”.
Ma come l'egualitarismo sinistrorso non sa – o non è interessato a – distinguere tra il giorno e la notte, tra l'alpha e l'omega, tra la res cogitans dei propri pregiudizi autoreferenziali e la res extensa delle evidenze del mondo, esso non è nemmeno interessato a distinguere tra bene e male. Per questo la Sinistra tollera anche il crimine (soprattutto, beninteso, i suoi crimini) - da quello di strada a quello della corruzione dei colletti bianchi - largamente attribuendolo alla “corruzione sociale”: perché – altra analogia con lo spirito del cattolicesimo – gli uomini nascono tutti buoni, e quindi la società è tendenzialmente da ritenere unica responsabile della loro corruzione: per esempio, essi non uccidono perché sono intrinsecamente malvagi, ma perché la scuola non ha insegnato loro il rispetto dell'altro; non rubano perché vogliono farsi lo yacht, ma perchè la società consumistica impone loro dei modelli sbagliati; ecc. Ne consegue che, nel giudicare il crimine, la società deve anche un po' giudicare se stessa, e usare clemenza verso il reo. Se nella religione la deresponsabilizzazione si riflette nella clemenza di Dio, nella Sinistra essa si sostanzia nell'istituzionalizzazione dell'impunità.
Ancora una volta la confluenza – anello di congiunzione potrebbe essere visto in Rousseau - fra l'ideologia cattolica e quella sinistrorsa, anche se risaputa, non smette di impressionare.


La Sinistra: il Suicidio nel suo Dna

Ma tollerare la corruzione nella società significa tollerarla anche al proprio interno, e questo è il motivo per il quale la Sinistra è destinata ad una spirale autodistruttiva già ampiamente in atto in tutto il mondo da almeno vent'anni. Gli indizi a questo proposito abbondano: dalla politica pro-terrorismo del peggiore presidente USA di sempre, Obama (autore del “battesimo” dell'Isis tramite ritiro delle truppe dall'Iraq, e intestatario dell'imminente edificazione di un arsenale atomico iraniano) al feroce antisemitismo dominante tra le sue fila, in particolare nell'establishment dei labour inglesi, passando per l'islamizzazione dell'Europa procurata dalla politica delle frontiere aperte promossa dall'UE come parte di una strategia di abbattimento dei salari. Una islamizzazione preparata dietro il paravento ideologico – tanto caro al veteromarxismo del “mondialismo” e dell'“internazionalizzazione” - del “multiculturalismo” e dello “scambio culturale”, che tace del fatto che le “culture” di questo “scambio” si riducono in realtà solo a una, che è anche la meno tollerante verso tutte le altre, e la più violenta e oppressiva (verso le donne, verso gli altri credi, verso i gay: ironicamente, tradizionali “categorie protette” della Sinistra): l'Islam.
E proprio l'Islam è, soprattutto nelle sua versione più violenta, quella del terrorismo, un alleato storico delle sinistre. E del resto, va notato l'indizio di un'affinità elettiva: parlare di una "Sinistra moderata" contrapposta a una "Sinistra estrema" ha così' poco senso come la tradizionale diatriba tra un Islam "moderato" e un Islam "estremista". Ma questo argomento meriterebbe un discorso a parte.


La Sinistra: il Male Assoluto

E cosa sono l'UE e l'euro, che le sinistre hanno voluto più di chiunque, se non il tentativo di sterminare le differenze nazionali con una politica centralistica dove chi decide non è scelto da nessuno e non è sostituibile per via democratica? Ogni parallelo con il socialismo sovietico è non solo legittimo, ma obbligato.
Tollerare in Europa e in ogni singolo Paese una politica di sinistra è condannarsi all'autodistruzione. Perché il cuore dell'ideologia sinistrorsa - l'ideale supremo di un obiettivo ultimo neomarxista di “uguaglianza” e di “eliminazione del lavoro” nel parassitismo assistenziale di Stato – non si fa disturbare dal “fact checking”, dai dati e dalle statistiche, che urlano del fallimento delle sue politiche sociali, economiche e migratorie. La Sinistra non sarebbe Sinistra se non andasse come un treno verso le “magnifiche sorti progressive”: questa è sempre stata la sua missione, questo è sempre stato il suo credo, al cui cospetto la menzogna congenita, la capillare sanitarizzazione della verità e lo sterminio di centinaia di milioni di anime non sono che un piccolo prezzo da pagare, dei mezzucci giustificati dal fine ultimo.
Quella di sinistra è l'ideologia più subdola e pericolosa e allo stesso tempo la più violenta. E' la malattia venerea di un amore mal riposto, un virus che sta incancrenendo i pilastri della civiltà occidentale: i suoi valori, il suo lavoro, la sua democrazia, la sua umanità.
La Sinistra è la religione degli idioti: la sua escatologia ha lo stesso grado di realtà del trascendente, ma non offre, a differenza di questo, nessuna consolazione per l'individuo. Anzi, l'individuo capisce - quando si decide infine a pensare con la propria testa - che non conta nulla, e che è stato manipolato fin dall'inizio. La Sinistra è infatti il vero "potere forte" che unisce tutti gli altri: è il potere del conformismo, del controllo, della menzogna paternalistica, della parola che uccide più della spada. 
La Sinistra premia la mediocrità perché è fatta da mediocri che amano specchiarsi nella propria incapacità di leggere la realtà, affabulati dal loro stesso tronfio e inutile parolame, che gli è così caratteristico. Dopo aver buttato alle ortiche, per inettitudine, vigliaccheria o corruzione, gli ideali della tutela del lavoro, dei diritti dei pensionati e dei risparmiatori, dei diritti delle donne e dei gay, cosa rimane alla Sinistra? Solo l'odio per gli Ebrei, l'odio per l'individuo in quanto individuo, l'invidia per chi nella vita è riuscito a combinare qualcosa, e il disprezzo per tutti coloro che la pensano diversamente da lei. "Sinistra" oggi non è nemmeno più tanto una categoria politica o antropologica: è una categoria psichiatrica che espone il fondo più abietto e infido dell'animo umano.

Per tutti questi motivi, io dalle prossime elezioni non voterò più la Sinistra in nessuna delle sue iterazioni. Oggi, la Sinistra è ben rappresentata nei 5 Stelle e nella volgare cialtroneria del suo ignorante leader.

Corbyn, leader della sinistra inglese, recentemente neoeletto, definì Hamas e Hezbollah "amici". Sopra a sinistra posa orgogliosamente davanti a una bandiera di Hezbollah. Sotto, saluta i suoi "amici" di Hamas a una loro manifestazione. Per chi non lo sapesse, Hamas e Hezbollah sono gruppi di estremisti islamici nati per la "liberazione" della "Palestina" (leggasi: "un secondo olocausto degli Ebrei"). Sono considerati a livello internazionale dei gruppi terroristici. A destra, Hezbollah e Hamas ricambiano il saluto del loro amichetto.

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