martedì 17 novembre 2015

"SVENTURATA LA TERRA CHE HA BISOGNO DI EROI": ELOGIO DELLA NORMALITA'

(Difficoltà: 1,7/)

Berlutman e Ronzin, "uomini forti" alleati fino alla morte
Sventurata la terra che ha bisogno di eroi”, fa dire Brecht a Galileo Galilei. Anche perchè i veri eroi sono merce rara, e se una nazione ne ha bisogno ma non ne possiede, se li crea. Quello che non è chiaro in particolar modo agli italiani, sempre febbrilmente alla ricerca dell'uomo forte a cui affidare il proprio destino, è che uno Stato ha soprattutto bisogno di normalità. E per ritornare alla normalità non basta nient'altro che un'idea di politica come “servizio al cittadino”. Se un leader politico non è in grado di servire lo Stato e la collettività, deve ritirarsi, non importa se capace ma debole o disonesto, o se forte ma incapace o disonesto.
Normalità è anche e sopratttutto l'idea della supremazia della legalità sulla politica, e la fine di una magistratura appecoronata all'uomo di Stato “forte” o a chi nella sua coorte di sgherri gli permette di esserlo.
Normalità è infine (ma si potrebbe continuare a lungo), oltre al rispetto delle regole, anche la loro permanenza: una qualità, questa, di cui ben poco si parla. Basta con la vanagloriosa voglia di “lasciare il segno” o di passare alla Storia liquidando la legislazione precedente e facendo precipitare nel caos interi settori della vita pubblica (il caso della scuola è forse il più illustrativo). Bisogna contare su una classe dirigente forse un po' “grigia” e proprio per questo meno attenta all'alimentare un'immagine di grandezza che, per forza di cose, è destinata a esprimere una politica di cortissimo respiro. Una nazione che ha bisogno di eroi è una nazione che si preclude ogni futuro nel momento stesso in cui crede di averne davanti uno grandioso.

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