domenica 11 ottobre 2015

IL POPOLO ARIANO E L'ARTE DI ANDARE A SBATTERE IL GRUGNO

(Difficoltà: 1,7/5)
Solo un commento sulla proverbiale intelligenza del Popolo Ariano, che non smentisce mai se stesso... Ho commentato qualche giorno fa la furbata dell'“apertura” della Merkel ai profughi siriani: null'altro che un'operazione di propaganda per addolcire l'immagine dei crucchi, pesantemente compromessa dalla spietatezza omicida con cui hanno – di nuovo e a distanza di quasi ottant'anni– molestato e dissanguato il popolo greco, e per favorire l'industria domestica con l'apporto di manodopera a basso costo. Al gesto madreteresiano della matrona germanica era seguito – ma guarda un po' la sorpresa – l'invito all'industria automobilistica tedesca ad assumere i nuovi arrivati.
Il resto è cronaca: lo scandalo del gas (sempre caro a questo popolo) della VW e immantinente la “chiusura” della suddetta “apertura” (quando ormai i profughi diretti nei Laender, attirati dall'improvvisatissimo "umanitarismo" tedesco, ammontano a 1,5 milioni). Corsi e ricorsi storici: la Germania che va a sbattere il muso proprio in un frangente della sua parabola nel quale crede di potersi permettere tutto, in nome di una superiorità morale scorta tra i fumi di una perenne ebbrezza subumana, e da' pieno respiro alla sua Weltanschauung fatta di una sola razza al potere – immune da ogni regola che pure ha sottoscritto - e tutti gli altri sotto. Quanta pena per questo grande-piccolo popolo imprigionato con le catene della Storia al folle mito della propria supremazia. E che pena per un mondo che ancora non ha capito di cosa questo popolo è capace, e che continua a crederlo molto migliore di quello che è. Riusciranno i moderni Daladier e Chamberlain a perdonare al popolo ariano anche questa – dopo le Blitzkrieg degli anni '30, le mancate riparazioni di Versailles e del secondo conflitto mondiale -, e a risolvere tutto a crauti e Weissbier, preparando così il viatico per ulteriori soprusi da parte di una stirpe che non riesce proprio a trattenersi?
La risposta è scontata: più della metà delle auto irregolari circola nei confini europei; e l'Europa dell'euro è la Germania, perché la moneta unica è stata costruita a immagine e somiglianza del marco. Quindi multe altamente simboliche, per non ostacolare una pax europea orchestrata dai tedeschi con la tradizionale arroganza e totale assenza di lungimiranza.
L'euro-marco è il tentativo di egemonia tedesca con altri mezzi; la paralitica vigliaccheria degli altri paesi europei invece non è cambiata di una virgola.

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