domenica 12 ottobre 2014

10MILA COSE CHE MI FANNO INCAZZARE/9980

(Difficoltà: 3,2/5)

STUDIO DELLA LINGUACCIA ITALIANA: L'USO IMPROPRIO
DELLA PAROLA "IMPORTANTE"


La "linguaccia italiana"
Se c'è una cosa che mi fa incazzare è l'utilizzo improprio della parola “importante”. Al minuto 10:55 di questo video si sente la pidina Moretti dire: “I costi evidentemente saranno importanti”. Questo è un uso quantitativo dell'aggettivo “importante” che è indice di scarsa attenzione o conoscenza lessicale oltre che di permeabilità alle mode più grossolane: l'utilizzo improprio del termine “importante” è infatti cosa relativamente recente che origina probabilmente dal mondo del calcio.
Il fatto è che il termine “importante” ha e deve avere una rilevanza esclusivamente finalistica. Una cosa è “importante” nel contesto di un ruolo espletato da una determinata cosa nel funzionamento di una struttura più complessa di cui è parte, o nel raggiungimento di uno scopo.
L'utilizzo quantitativo dell'aggettivo “importante” appare oltremodo sgraziato se si pensa che basterebbe affidarsi alla semplicità di aggettivi come “consistente”, “numeroso”, “cospicuo”, “significativo” ecc.

Per concludere, mi si permetta di ribadire il principio che la conservazione della tradizione di una lingua serve alla conservazione dei concetti che si legano a parole o espressioni. Ergo, la corruzione della lingua coincide con la corruzione del pensiero. Oggi invece purtroppo la lingua italiana sembra sottoposta, in linea con tutti gli altri aspetti della vita pubblica, a una "seconda volgarizzazione".
La prossima volta, fateci caso

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