domenica 28 ottobre 2012

QUANDO E' CHE SI TOGLIE DALLE PALLE?!


Quattro giorni fa Berlusconi annunciava la sua exit strategy dalla politica: voleva farla finita, insomma. Molti - a ragione - hanno interpretato questa uscita come un messaggio ai giudici alla vigilia della sentenza di primo grado sul processo Fondi Neri Mediaset: "Vedete, esco dalla politica, quindi non avete più un avversario, siate clementi, è un messaggio di pace che vi mando." La prova di ciò sta nel fatto che, una volta la sentenza pronunciata, sentendosi tradito in un patto talmente tacito che lo sentiva solo lui, il Nano è scoppiato come una confezione di mozzarella dimenticata sotto il sole: "Giudici dittatori", "governo servo di Berlino", "Merkel e Sarkotzy assassini", fisco criminale, crisco fiminale, misco crifinale.

Sincero ma Stupido, Furbo ma Falso

Quindi: prima della sentenza B. annuncia il ritiro da politica; dopo la sentenza, B. annuncia il ritorno in politica. Deduzione: B. cercava di offrire una sponda ai giudici al costo di una sentenza clemente. Visto che la sentenza non è stata clemente, allora è diventato il B. di sempre, con corollario di minacce vagamente mafiose ("Valuterò se far cadere il governo Monti": come sarebbe a dire "valuterò"? Il governo è lì da un anno e lui non ha ancora avuto modo di pensare ai pro e ai contro?)
Ora, se la contropartita che offriva era di natura politica che più politica non si può (il proprio ritiro dalla politica), allora B. è sempre stato sincero nel dire che i magistrati erano "politicizzati": l'ha sempre creduto veramente e non era semplice propaganda. Ma, siccome in realtà la lunga storia delle sentenze di B. negli innumerevoli processi a suo carico dicono che i magistrati l'hanno semmai trattato come uno "più uguale degli altri" (un esempio per tutti, le incredibili motivazioni della sentenza sul caso Sme-Ariosto), privilegiandolo invece di danneggiarlo, allora B. si dimostra stupido nel pensare che i giudici agiscano per motivazioni politiche.
Se invece, nonostante l'apparenza, B. non crede alla politicizzazione dei magistrati di Milano più di quanto creda agli elefanti rosa, allora usa l'accusa come propaganda, e quindi non è stupido: è solo un falsone.
Sincero ma stupido o furbo ma falso: non una gran scelta, bisogna dire. E poi, a dire il vero, la scelta è fittizia: un pò come quando al supermercato non ti sai decidere fra due yogurt e allora li prendi tutti e due.
Ma è un dilemma, questo, che ormai può non interessare più nessuno, in quanto l'uomo è ormai finito, e lo è da anni. Il fatto che nonostante ciò sia ancora lì a decidere degli equilibri di una maggioranza di governo, non può meravigliare chi conosce questo paese.

La Fenice Pezzata

Infatti, in Italia abbiamo una versione particolare della Fenice che rinasce dalle ceneri: si chiama Gattopardismo, cioè il "cambiare tutto perchè nulla cambi". Il segreto della cronica arretratezza di questo paese sta tutto qui. Il mondo cambia, cambiano le società, ma l'Italia non riesce a schiodarsi dallo stigma di un patriarchismo mafiosizzato che scava, con l'aratro dei privilegi, incolmabili solchi fra le varie caste e l'insieme dei normali cittadini. Il "vento della democrazia" post-bellica ha qui scombussolato le carte in modo che ai cittadini normali rimanessero in mano solo gli scarti. Non è la società civile che è mutata per assecondare la Storia, ma è la società civile che, con continui voltafaccia fittizi, ha negato, assieme all'urgere dei cambiamenti storici, anche anche la possibilità del prorio essere appunto "civile". Dalla Sicilia al resto dell'Italia, è sempre la legge del capobastone a permeare la cultura dei rapporti sociali.
B. incarna da sempre questo autoriciclaggio di ruoli e di immagini. Ma non è il caso di preoccuparsi, o comunque non ancora a lungo: dove non possono gli anticorpi che una società riesce a darsi (da questo punto di vista l'Italia ha l'AIDS), può la natura.