martedì 13 febbraio 2024

IL PSEUDO-PATRIARCATO DELLE PSEUDO-FEMMINISTE

(Difficoltà: 1,9/5)

Il "femminismo" di quarta generazione
Le femministe di oggi - cioè la cancrena lasciata dalla vecchia ferita delle violazioni dei diritti delle donne di un tempo - dicono che la lingua italiana è, come qualsiasi altra cosa sotto il sole e all'ombra, "patriarcale".

Per cercare di dar  corpo a questa già tronfia affermazione, le femministe citano il fatto che se, per esempio, in una lista abbiamo dieci dottoresse e anche solo un dottore, allora il pronome da usare per riferirsi a tutti è il maschile "essi".

I CANI PAVLOVIANI HANNO IL CICLO

(Difficoltà: 2,9/5)

L'origine del nostro amore per gli animali è semplice: essi sono diversi dall'uomo. Gli animali siano animali e gli esseri umani siano esseri umani. Trattare un animale domestico come un membro della famiglia è ok e anzi doveroso; ma provo fastidio per tutte quelle istanze in cui gli animali sono addobbati come umani: il cane con gli occhiali delle pubblicità, la scimmia con il cappello del film e quant'altro. Non fa ridere.

Allo stesso modo, mi provoca un misto di rabbia e pena vedere esseri umani che si comportano come animali. Certo l'essere umano è un animale, ma è suo dovere elevarsi grazie al controllo degli istinti e all'uso della ragione, cose che gli animali non possono fare e non sono tenuti a fare.

sabato 9 settembre 2023

IN FAVORE DEL PREGIUDIZIO

 

 (Difficoltà: 2,8/5)                                 


"Mai giudicare dall'apparenza"
La parola "pregiudizio" evoca oggi, molto più di un tempo, lo spettro del razzismo, dell’omofobia, del nazismo, e di quant’altro.

Il Linguaggio Trasforma la Realtà

È sempre buona regola recuperare il significato originario delle parole, per salvarle dall’abuso di cui sono fatte quotidianamente oggetto per scopi meramente politici. Non dobbiamo permettere alla propaganda politica di appropriarsi di parole per forgiare nuovi significati e diffonderli. Siamo esseri umani, esseri pensanti. Noi modifichiamo la realtà pensandola. Nell’era della comunicazione di massa, tuttavia, il linguaggio forma il pensiero molto di più di quanto il pensiero formi il linguaggio. Quindi il linguaggio e i suoi usi hanno un potere trasformativo sulla realtà. Il linguaggio non è solo flatus vocis.

lunedì 3 luglio 2023

"COMMUNITY": UN TERMINE "DIVISIVO"

(Difficoltà: 4,1/5)

C’è un termine che in America spopola, ed è quello di “community” (comunità). È un termine che fortunatamente non sembra aver fatto la stessa presa qui da noi. È anche un termine che sembra più usato dalla sinistra americana, ma dal cui utilizzo la destra non è esente. I “progressiti” lo adoperano quasi esclusivamente per indicare le minoranze etniche e sessuali, che nel complesso costituiscono il loro bacino elettorale di riferimento. Essi parlano quindi di “black community” (comunità nera), “lgbtq community” (comunità lgbtq), “latin community” ecc. La destra invece sembra usare il termine “community” per indicare gli abitanti delle varie zone rurali dell’America “deep”.

sabato 17 giugno 2023

LE DUE PALLE DELLA TAMARO

 (Difficoltà: 2,9/5)


La scrittrice Susanna Tamaro ha affermato recentemente che bisognerebbe abolire Verga dalle scuole. Ecco la citazione:

Come si fa a fare appassionare i ragazzi alla lettura con Verga? Ai ragazzi bisogna far leggere cose che fanno loro eco dentro. Cose moderne, contemporanee o no ma che sono adatte per i ragazzi. Non si può far leggere Verga, lo odiavo già io alle medie. Basta. (1)

Quindi Verga non va studiato perché... bisogna dare ai "ragazzi" qualcosa di moderno? Cosa vuol dire moderno? Baricco che scrive un romanzo su una TikToker che fa soldi ballando il Gangam Style e poi "all'improvviso... incontra Luca, e capì che la sua vita non sarebbe più stata la stessa"? E' questa la "passione" alla lettura che vogliamo dare ai ragazzi? Se la letteratura dovesse sempre inseguire le frivolezze del tempo, non solo non avremmo avuto Verga, ma non avremmo avuto nemmeno Dante, Manzoni, Shakespeare, niente. Niente tranne, secula seculorum, la stessa letteratura-spazzatura a cui ci hanno abituato, appunto, i baricco e le tamaro.

sabato 27 maggio 2023

QUANDO FACEVO COME GLI INDIANI

 (Difficoltà 1,1/5)

Da piccolo i miei andavano al lavoro tutto il giorno, e quindi io il tempo lo passavo con mia zia (in realtà mia prozia, cioè la sorella di mia nonna). E cercavo di rendermi utile per come potevo. Non per soldi o altro, ma per far vedere che sapevo fare qualcosa di quasi sovrumano, e quindi per autogratificazione.

Ogni volta che la mia anziana zia lasciava cadere qualcosa, fosse pure uno spillo (lei faceva la sarta), io avevo inventato un modo per trovare tutto. Non posso dire che questo mi fosse stato ispirato dai film di cowboy e indiani, perché non è vero (almeno a livello conscio), ma noto la similitudine oggi. Gli Indiani erano soliti capire che qualcuno si stava avvicinando appoggiando l’orecchio sul terreno e sentendo le vibrazioni create dagli zoccoli di cavalli in lontananza. Ebbene, anche io in un certo senso avvicinavo l’orecchio al pavimento, ma solo per mettere gli occhi allo stesso livello del suolo e così percepire ogni minima irregolarità dell’orizzonte della stanza, ogni dislivello. Lì, spesso, si annidava l’oggetto che stavo cercando. Questo mi permetteva di trovare tutto, non importa quanto piccolo. E di ricevere i ringraziamenti della mia cara zia.

E’, questa, una creatività ti tipo pragmatico (cioè applicata, a non solo artistica) che si vede poco frequentemente. Ed è qualcosa che mi porto dentro anche oggi, in combinata con l’arte di arrangiarmi che ho sviluppato in decenni di forzata o auto-inflitta solitudine.

lunedì 22 maggio 2023

LA LEGALIZZAZIONE DELLE DROGHE COME MODO PER SCONFIGGERE IL CRIMINE: UNA BALLA STUPEFACENTE

(Difficoltà: 3,3/5)

Eroina legale agli inizi del secolo scorso
Nella (relativamente) nuova religione del “progressismo” vige naturalmente il comandamento della liberalizzazione delle droghe. Si porta avanti la giustificazione che questo darebbe il colpo di grazia ai traffici illeciti della mafia. Va da sé che il “progressismo” non conosce sfumature o limitazioni: dopotutto è un’ideologia, e l’ideologia è per natura massimalista (1).

Ciò si fa evidente nella polemica americana sull’aborto, innescata dalla decisione della Corte Suprema (2) di negare che l'aborto faccia parte dei diritti costituzionali: andando bene a vedere, anche qui i "progressisti" nel complesso non pongono limiti all'età del feto. Quando parla di liberalizzazione delle droghe, quindi, il “progressismo” indica la totale liberalizzazione delle droghe, anche di quelle pesanti come l’eroina.

domenica 14 maggio 2023

NON ESISTE UNA “CULTURA LGBTQ”

(Difficoltà: 4,4/5)

Propaganda porno-gay nelle biblioteche scolastiche
 
Le lettere nell’acronimo LGBTQ stanno per “Lesibche, Gay, Binary, Trans, Queer”. Poi c’è il plus (+), a indicare tutti gli altri “generi” (penso ormai siamo arrivati all’ordine delle decine).

Ciò che sta a cuore ai militanti che si raccolgono sopra la sigla LGBTQ+ è la riforma di milioni di anni di biologia. Un progetto un po’ ambiziosetto, soprattutto considerato il livello intellettuale e culturale di chi lo porta avanti. Ma è un progetto che gode del supporto dell’establishment nel senso più lato. C’è la politica, ovviamente, che vede in gay e trans un succoso bacino elettorale, vista l’esplosiva deriva effeminante occorsa negli ultimi decenni (direi a partire dai ’70 e ’80), e sulle cause della quale sarebbe troppo lungo dilungarsi: una per tutte gli interferenti endocrini estrogenizzanti presenti nelle più comuni plastiche d’uso alimentare. Ci sono poi i media e le grandi corporation come la Disney, che non sembra mancare occasione ultimamente per inserire messaggi di propaganda LGBTQ nei suoi cartoni per bambini. Ci sono poi le immancabili ong, autentico braccio occulto del potere globalista che vede nella confusione di genere, tanto quanto nell’immigrazione illegale, un’occasione per seminare casino e dividere la società per ripristinare un’aristo-oligarchia high-tech in grado di far impallidire l’Europa dell’ancien régime. Potremmo parlare poi della Chiesa Cattolica, ma che dirne di male che non sia già stato detto, e con ottime ragioni?

sabato 6 maggio 2023

UGUAGLIANZA VS. EQUITA', UNA DIFFERENZA POLITICA E ANTROPOLOGICA

Difficoltà: 4,8/5

Chi segue le cose americane sa che da un po’ di tempo c’è in quel paese un dibattito tra chi sostiene il concetto di equità e chi quello di uguaglianza. Naturalmente, in un panorama in cui, come e forse più che da noi, i media e l’industria culturale in generale sono appannaggio della sinistra, “dibattito” va inteso nel senso che ognuna delle due parti parla ai suoi sostenitori: la sinistra censura e ammette nei propri chi esprime idee ereticali, la destra, unica a sostenere il principio della libertà di pensiero che la Costituzione Americana pone al primo posto, è costretta a sua volta rifugiarsi nei propri spazi protetti, Google e Facebook e altri alternative media permettendo.

domenica 16 aprile 2023

SEGNI DI DÉCADENCE: IL FASCINO PER IL CRIMINALE

Difficoltà: 4,4/5

    Un segno di decadenza per ogni epoca è il calo della mascolinità e la diffusione dell'omosessualità e dell'effeminatezza. Non è il sottoscritto a dirlo, ma una storica femminista di sinistra come Camille Paglia (1).

Un altro indice del declino di una civiltà, e lo constatiamo osservando la nostra, è il diffuso fascino per la figura del criminale. In questo articolo entro nel merito di questo fenomeno, discutendone manifestazioni e origine.